Al contrario, il partito di Giorgia Meloni, Fratelli d'Italia, sembra non fare nulla per affrontare la crisi. Secondo una recente indagine di SWG per La7, il partito sta perdendo popolarità, il che dimostra che gli elettori non sono soddisfatti del loro atteggiamento nei confronti della crisi sanitaria
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sabato 8 aprile 2023
Il sistema sanitario nazionale è in crisi nera ma Meloni & Co non fanno nulla. L'affondo di Conte per salvare la Sanità pubblica.
Il sistema sanitario nazionale italiano è in una crisi senza precedenti e richiede urgentemente un piano di salvataggio. Il governo di Giuseppe Conte ha avviato una serie di iniziative per risolvere la crisi, tra cui l'assegnazione di fondi aggiuntivi per riabilitare il sistema sanitario e l'assunzione di nuovo personale medico per far fronte alla futura carenza di medici.
Il prof. Orsini mette in luce la verità nascosta dai media. Hanno manipolato tutto così. LEGGI
Il professor Alessandro Orsini è intervenuto sui social con un nuovo post intitolato «Ennesima buffonata».
«Siccome in Italia la libertà d’informazione sulla sicurezza internazionale è pari a quella in Iran, Egitto e Corea del Nord, i media dominanti continuano a manipolare l’opinione pubblica affermando che la Cina potrebbe fare qualcosa per fermare la guerra in Ucraina. La Cina non può fare niente giacché non può rimuovere le cause profonde della guerra: cause che possono essere rimosse soltanto dalla Nato e dagli Stati Uniti. Per fermare la guerra, occorre dare qualcosa in cambio alla Russia», ha scritto su Facebook.
«La Cina non può dare ai russi la fine dell’espansione della Nato ai loro confini e, come conseguenza di ciò, non può ottenere la fine della penetrazione della Nato in Georgia, Finlandia e Ucraina. Non può nemmeno proteggere con il proprio esercito i russi del Donbass dalle bombe di Kiev o le basi russe in Crimea dai missili della Nato. State pur certi di questo: qualunque giornalista o conduttore radiofonico italiano affermi che la Cina potrebbe porre fine alla guerra, se lo volesse, è soltanto un manipolatore dell’opinione pubblica. Serve per nascondere il fatto che Biden vuole la guerra a tutti i costi e che la Commissione Europea è un gruppo di servitori della Casa Bianca. Serve a spostare l’attenzione dell’opinione pubblica dai veri responsabili occidentali di questa tragedia; dalle politiche criminali che hanno condotto in Ucraina tra il 2014 e il 2022», ha spiegato Orsini.
«Non costruiremo un futuro migliore per i nostri figli fino a quando l’informazione sulla politica internazionale in Italia sarà quasi esclusivamente nelle mani di un gruppo di volgari manipolatori dell’opinione pubblica.
Il viaggio di Ursula von der Leyen in Cina, con relativa richiesta a Xi Jinping di fermare la guerra, è soltanto l’ennesima buffonata della presidente della Commissione europea.
Cara Ursula von der Leyen, sei tu che devi fermare la guerra e non Xi Jinping.
Lavora, proteggi l’Europa, guadagnati il posto che ricopri.
Risorga il movimento pacifista attraverso la diffusione della conoscenza.
La cultura come mezzo di liberazione degli oppressi.
I più oppressi sono coloro che subiscono le guerre.
Voltate le spalle a Ursula von der Leyen, delegittimatela totalmente. Ursula von der Leyen non è la mia presidente.
Ultim'ora: Fratelli d'Italia in picchiata nei sondaggi. Le bugie della Meloni non piacciono agli italiani.
Secondo un recente sondaggio di SWG per La7, Fratelli d'Italia, il partito di Giorgia Meloni, sta perdendo popolarità ed è ora al 30,4%, in calo dello 0,4% rispetto alla settimana precedente. Nel frattempo, il Movimento Cinque Stelle ha guadagnato lo 0,4% ed è al 17,8%, superando il Partito Democratico, che è ora al terzo posto con il 14,2% [2]. In altre notizie, un membro del Movimento Cinque Stelle ha recentemente deriso lo stile di comunicazione del governo, facendo riferimento a Benito Mussolini e affermando che quando il M5S era al potere, il superbonus veniva pagato in tempo e i lavoratori venivano pagati equamente [3].
venerdì 7 aprile 2023
Forza Italia non sopravviverà dopo Berlusconi. La dirigenza egoista e scadente, andrà a destra o con Renzi
Forza Italia può sopravvivere dopo Silvio Berlusconi? “Direi proprio di no“. Chi parla conosce bene il partito e il suo fondatore: Elio Vito, napoletano classe 1960, deputato azzurro per otto legislature, è stato uno dei più fidati colonnelli dell’uomo di Arcore, prima da capogruppo (2001-2008) e poi da ministro per i Rapporti con il Parlamento (2008-2011), e in quanto tale alfiere del suo verbo fatto di leggi ad personam e attacchi ai giudici. Da qualche anno, però, ha avuto una folgorazione e ha scelto di dedicarsi anima e corpo alla causa dei diritti Lgbt+ e della moralità della politica, allontanandosi dalle posizioni del gruppo fino a uscirne – dimettendosi da parlamentare – nel luglio scorso. A ottobre si è iscritto ai Radicali italiani, il partito in cui aveva iniziato la militanza negli anni Settanta.Lei dice che Forza Italia senza Berlusconi è finita. Ma qualunque sia l’esito del ricovero, è difficile che torni a fare politica in prima persona…
Non sono d’accordo, la politica è la cosa che Silvio Berlusconi può più agevolmente continuare a fare adesso e che farà. Attraverso telefonate, video, messaggi. Del resto, da tempo ha smesso di farla attraverso i comizi, che ormai fanno in pochi. Anzi, potrà capitalizzare l’ondata di emozione e di commozione che la notizia della sua malattia e del suo ricovero ha comprensibilmente suscitato. Quale avversario politico si permetterebbe (a parte l’odio social ma quello colpisce tutti) ora di criticarlo, di attaccarlo? Può utilizzare questa occasione, mi auguro, per apparire, persino provare ad essere, più ecumenico e meno di parte. E se invece non ce la dovesse fare? Vede qualcuno in grado di riportare il partito ai fasti del 1994?
No. Il personale politico di Forza Italia è davvero scadente, interessato solo a se stesso, ma riportare Forza Italia ai fasti del 1994 sarebbe un’impresa impossibile anche per il miglior Silvio Berlusconi.
Come cambieranno gli equilibri interni in uno scenario post-Berlusconi? Riconquisteranno spazio i liberali a scapito del “cerchio magico”?
In realtà, questa, come quella tra falchi e colombe, è sempre stata solo una distinzione giornalistica, una narrazione che spesso ha alimentato lo stesso Berlusconi. Forza Italia è sempre stata solo Berlusconi e ha sempre fatto, inevitabilmente, quello che Berlusconi ha voluto. Comunque, di liberale ora il partito ha davvero ben poco. E di magico i cerchi intorno a Berlusconi non hanno mai avuto nulla.Un’uscita di scena di Berlusconi sarebbe un bene per la politica italiana?
Sarebbe un problema solo per Meloni. Per Forza Italia la questione di una successione non si pone nemmeno: semmai, piuttosto, si porrà quella di una dismissione. Anzi, credo si stia pensando da un po’ di tempo, ma evidentemente non si sono trovate ancora le soluzioni adatte: è naufragata sia l’idea di un partito unico del centrodestra, sia quella di una fusione o federazione con la Lega.
Ha conservato un rapporto con lui?
No, francamente non vedo, reciprocamente, il motivo per farlo.
Quando l’ha sentito l’ultima volta?
Un anno fa, quando feci un pesce d’aprile su Twitter annunciando l’uscita da Forza Italia e il passaggio al Pd. Le agenzie abboccarono per ore. Quando poi si capì che era uno scherzo mi chiamò: “Lo sai che ero molto dispiaciuto. Meno male che sei dei nostri. Bentornato”, mi disse.
martedì 4 aprile 2023
Quando c’eravamo noi, il superbonus arrivava in orario: il M5S interviene in Aula e scimmiotta Mussolini.
Durante l'ultimo discorso della presidente Meloni, ho notato che aveva gli occhi molto aperti e ha chiesto se conoscessimo il costo del superbonus per gli italiani. A quanto pare, l'unico che non sapeva il costo era la presidente stessa e il ministro Giorgetti. Mi è venuta in mente la retorica utilizzata dal governo e dal partito Fratelli d'Italia, e ho cercato di utilizzarla per convincervi. Tuttavia, il deputato del Movimento 5 Stelle, Antonio Iaria, ha ironizzato sulla comunicazione del governo e del partito, richiamandosi a Benito Mussolini, gonfiando il petto e assumendo un tono di voce più profondo, dicendo che quando il M5S era al governo, il superbonus veniva pagato in tempo, le imprese edili lavoravano e i progettisti venivano pagati come meritavano.
giovedì 16 febbraio 2023
Guai per la Meloni. L'Europa ha aperto una procedura d'infrazione contro l'Italia, il RDC deve rimanere, è un diritto di tutti i cittadini europei.
L'Unione Europea (UE) ha aperto una procedura d'infrazione nei confronti dell'Italia a causa di una discriminazione ingiusta verso certi cittadini che risiedono nel paese da meno di 10 anni. Secondo quanto stabilito dalla Commissione Europea, il Reddito di Cittadinanza italiano avrebbe dovuto essere accessibile a tutti i cittadini europei senza differenze di durata del soggiorno.
L'Italia ha rifiutato la richiesta della Commissione Europea di modificare la legge, ritenendo che sarebbe stato impossibile per l'amministrazione soddisfare una tale richiesta. Perciò, la Commissione Europea ha deciso di avviare una procedura di infrazione.
Secondo quanto stabilito, i cittadini dell'UE che hanno un titolo di soggiorno permanente ed una residenza nel paese da almeno 10 anni potranno accedere al Reddito di Cittadinanza. Inoltre, l'UE sta cercando di garantire l'accesso ai cittadini europei che hanno meno di 10 anni di residenza, ma che risiedono in Italia in modo continuativo.
Questa controversia è importante, poiché si tratta di una discriminazione ingiusta nei confronti dei cittadini dell'UE che vivono e lavorano in Italia da meno di 10 anni. La Commissione Europea spera che con una procedura di infrazione si possa porre fine a questa situazione.
lunedì 6 febbraio 2023
ULTIM'ORA: Accordo tra PD e Berlusconi, ridare soldi ai partiti. Tornare al finanziamento pubblico ai partiti per spaccare la maggioranza.
In commissione Affari Costituzionali del Senato, infatti, è stato incardinato un disegno di legge del Pd a prima firma Andrea Giorgis che propone di aumentare il finanziamento pubblico ai partiti, con il meccanismo del 21000, da 25,1 a 45 milioni l’anno e allo stesso tempo dimezzare da 100 mila a 50 mila euro il tetto alle donazioni private per ridurre il potere di influenza delle lobby. I vertici del partito di Meloni hanno già fatto sapere ai colleghi di essere contrari al ritorno al finanziamento pubblico perché “si darebbe un messaggio sbagliato al Paese in un momento di difficoltà”. Un concetto che il presidente della commissione Affari Costituzionali del Senato, Alberto Balboni, ha più volte ribadito ai colleghi di maggioranza. In commissione Affari Costituzionali sono emerse le prime posizioni politiche.
Fratelli d’Italia – tramite i senatori Marco Lisei e Costanzo Della Porta – ha chiesto di non limitare i finanziamenti privati. Il governo, con la sottosegretaria all’Interno Wanda Ferro, invece si è limitato a chiedere più trasparenza. Secondo i dati del ministero dell’Economia, nel 2022 il partito che ha ricevuto più risorse dal 21000 è il Pd con 7,3 milioni di euro, poi FdI con 3,1 milioni di euro e a seguire la Lega per 1,6 milioni di euro. Terzultima – davanti solo a Possibile e Italexit – Forza Italia.
“Berlusconi sa che siamo in difficoltà e non ne può più di salvare i conti del partito – ammette Alfredo Messina, tesoriere di Forza Italia – per questo va ripristinato il finanziamento pubblico e devono essere d’accordo tutti. Sistema che, conclude Messina, permette di “stare attenti a non spendere soldi che non si hanno e una vera trasparenza”.
venerdì 3 febbraio 2023
ULTIM'ORA: Conte attacca, dimissioni subito per il sottosegretario Delmastro. Siete d'accordo?
Non si è fatta attendere la reazione della politica dopo le parole di Donzelli alla Camera in cui ha svelato notizie riservate dell’autorità giudiziaria. È lo stesso Sottosegretario alla giustizia del Mastro delle Vedove a ammettere di aver passato le informazioni al collega.
Continua sui social
Il Movimento 5 Stelle ha appena presentato una mozione di censura nei confronti del sottosegretario Andrea Delmastro Delle Vedove per chiederne la revoca immediata dall’incarico.
Il suo comportamento svela una condotta grave e dolosa: non solo ha abusato dei suoi poteri e violato i suoi doveri di ufficio ma, nei fatti, ha anche recato un danno alle attività investigative sulla mafia e sul terrorismo.
giovedì 2 febbraio 2023
Caso Cospito, mossa di Conte per inguaiare il partito della Meloni. Ecco cosa ha annunciato. LEGGI
Il Movimento Cinque Stelle ha presentato una mozione di censura nei confronti del sottosegretario Andrea Delmastro Delle Vedove, a seguito di gravi accuse di abuso di potere e violazione dei doveri di ufficio. Lo ha annunciato il presidente del Movimento, Giuseppe Conte.
Secondo la mozione, il comportamento di Delmastro Delle Vedove avrebbe recato un danno alle attività investigative svolte dalle forze dell'ordine contro la mafia e il terrorismo. Il Movimento ha quindi chiesto la revoca immediata di Delmastro dall'incarico.
Il Movimento Cinque Stelle ha infine ribadito la sua determinazione a combattere qualsiasi forma di illegalità e corruzione, sottolineando l'importanza della trasparenza e della responsabilità nello svolgimento delle funzioni pubbliche. L'azione intrapresa contro Delmastro Delle Vedove è solo l'ultima di una serie di misure prese dal Movimento per assicurare una maggiore legalità nella gestione della cosa pubblica.
venerdì 27 gennaio 2023
Al Governo c'è la destra. Ma per i giornalai il nemico numero uno è sempre Giuseppe Conte. LEGGI
Attacchi continui da Repubblica e Corriere al presidente del M5S Giuseppe Conte. E il direttore di Libero supera ogni limite.
Partiamo da quanto scritto ieri sul Corriere della Sera dal suo editorialista di punta, Massimo Franco: "In apparenza è solo l’ennesima dimostrazione del trasformismo grillino. Giuseppe Conte va a Bruxelles a cercare una sponda per fare entrare il M5S nel gruppo dei Verdi. E liquida l’adesione del passato a partiti euroscettici come il tedesco di estrema destra AfD e l’inglese Ukip di Nigel Farage, regista della Brexit, come ‘errori di gioventù’ del Movimento.
Ma martedì, in Parlamento, il M5S ha votato compatto contro gli aiuti militari all’Ucraina. E ieri sul blog di Beppe Grillo è apparso un attacco frontale al premier ucraino, all’Ue e alla Nato". Insomma, scrive la firma del CorSera, "i Verdi nordeuropei diffidano dei grillini. E quelli italiani ironizzano sugli ‘errori di gioventù’ evocati dall’ex premier del M5S. Ricorda Angelo Bonelli, il portavoce: ‘Conte ha quasi 60 anni. Il problema è che cambia idea troppo spesso".
Strano attacco: martedì i Verdi hanno votato contro gli aiuti militari insieme al M5S". A quanto pare, l’unica preoccupazione dei grandi giornali risulta essere la coerenza o meno di Giuseppe Conte. E c’è un gran da farsi per mostrare tutto quello che non torna. Anche su tematiche non proprio così capitali per il nostro Paese , come l’eventuale alleanza in Europa del Movimento cinque stelle con i Verdi.
D’altronde la preoccupazione del Corriere fa scopa con quella di Repubblica. Sempre ieri nella rubrica tenuta da Francesco Merlo, una lettrice ha posto all’editorialista la stessa questione. La risposta dell’editorialista, manco a dirlo, non si è fatta attendere. Conte "ha sempre finto tutto e il contrario di tutto" per Merlo. Che, ovviamente, non si è lasciato scappare l’occasione per insistere ulteriormente: "Dal giugno 2018, quando fu inventato come invenzione giuridica dall’Italia a cinque stelle, ha sempre fatto ‘sinceramente finta’ senza mai sbagliare maschera".
Ecco perché, secondo Merlo, "adesso finge, in Europa, di essere il capo dei Verdi italiani. Il gioco delle parti è la sua scienza, l’arte di sfuggire da se stesso, di disporre di identità supplementari e di fare per gli altri carte false pur conoscendo le vere". Ma Merlo non si accontenta e dunque si rivolge direttamente alla lettrice: "cara Masera, ogni tanto mi dicono: ce l’hai con Conte. Ma non è vero: Conte ha il fascino letterario dell’uomo in fuga senza fine da stesso".
Per carità: nessuno pensi che Merlo ce l’abbia con Conte. No. Le sue, evidentemente, sono parole di affetto. Di un uomo certamente non in fuga, ma confuso sull’attualità certamente. Perché l’editorialista sembra parlare quasi come se alla maggioranza ci fosse Giuseppe Conte e non Giorgia Meloni. Quasi come se fosse più grave l’alleanza coi Verdi che, tanto per dire, il decreto che toglie dignità ai migranti o il nuovo invio indiscriminato di armi all’Ucraina col rischio di cadere senza ritorno in una guerra mondiale.
Al di là delle battute, la vera questione è che pare davvero che per i quotidiani main-stream il Movimento cinque stelle sia ancora al governo mentre i "poteri forti" sono all’opposizione. Forse nessuno ha fatto caso che sono passati mesi, che nel frattempo anche il Pd ha governato coi pentastellati e che in varie regioni amministrano assieme la cosa pubblica.
E invece forse bisognerebbe far notare, sommessamente, che il rivale politico su cui concentrarsi è Giorgia Meloni, è la destra che governa questo Paese con provvedimenti che rischiano di minare in alcuni casi la tenuta della nostra democrazia. Ma pare che tanto per Repubblica quanto per il Corriere questo non sia né un problema né un pericolo.
ULTIM'ORA: Gli italiani bocciano il Riarmo della Meloni, soldi tolti ai cittadini Italiani e all'ambiente.
L'Italia ha espresso la sua forte preoccupazione relativa alla decisione dell'Ucraina di riarmare le proprie forze armate nell'ambito di una politica di contenimento della Russia. La segretaria italiana per la Difesa, Elisabetta Trenta, ha commentato la decisione dell'Ucraina con le seguenti dichiarazioni: "I soldi spesi per il riarmo sarebbero stati utilizzati in modo più efficace spendendoli per welfare e ambiente."
L'Ucraina è stata al centro di una tensione con la Russia da quando ha ottenuto l'indipendenza dall'Unione Sovietica nel 1991. La Russia ha sostenuto una milizia separatista nell'est dell'Ucraina, che ha portato a quattro anni di guerra e alla conseguente destabilizzazione del Paese. L'Ucraina ha recentemente deciso di riarmare le proprie forze armate, con l'obiettivo di rafforzare la sicurezza nazionale.
Gli esperti italiani sostengono che l'Ucraina stia sbagliando a spendere soldi preziosi per la difesa invece di concentrarsi sulla salvaguardia del welfare e dell'ambiente. L'Italia, insieme all'Unione Europea, ha espresso la sua preoccupazione per la scelta dell'Ucraina e ha affermato che il rischio di una nuova escalation della tensione tra l'Ucraina e la Russia è molto alto.
mercoledì 25 gennaio 2023
Applausi per Giuseppe Conte ieri sera a DiMartedì. La Meloni sta tradendo tutti gli impegni presi con i cittadini. VIDEO
# L'intervista di Giuseppe Conte: 24 gennaio 2023
Martedì 24 gennaio 2023, Giuseppe Conte, ex primo ministro italiano, si è presentato all'intervista di Floris per discutere del proprio impatto sulla politica italiana. L'intervista ha toccato molti argomenti, dalle decisioni prese durante il suo mandato, alla sua vita attuale.
Conte ha espresso le sue opinioni sulla sua gestione della crisi economica italiana durante il suo mandato come primo ministro, sottolineando come abbia collaborato con il Presidente del Consiglio europeo Mario Draghi, con la Commissione europea e con le altre istituzioni dell'UE per assicurare la stabilità dell'Italia economia. Ha anche discusso di come le sue decisioni abbiano influenzato le persone italiane e come abbia cercato di aiutarle durante un periodo così difficile.
Conte, inoltre, ha discusso del suo impegno nella promozione della pace e della stabilità nella regione, tra cui una missione per prevenire una guerra tra Italia e Libia. Ha anche parlato dei suoi sforzi per rafforzare la cooperazione internazionale e le relazioni tra i paesi dell'UE.
Durante l'intervista, l'ex primo ministro ha anche discusso delle sfide che l'Italia affronta attualmente, come le disuguaglianze e la corruzione. Ha anche espresso la sua opinione sulla necessità di una maggiore uguaglianza e di una maggiore trasparenza nei processi politici.
In conclusione, l'intervista di Conte è stata un successo.
lunedì 23 gennaio 2023
ULTIM'ORA: Meloni in picchiata nei sondaggi. Mai così in basso. GUARDATE
Nella prima Supermedia AGI/YouTrend del 2023, Fdi perde circa 7 decimali. Il dato potrebbe essere un'oscillazione fisiologica oppure un'effettiva diminuzione nei consensi, magari in seguito al brusco aumento del costo dei carburanti che ha generato diverse polemiche. Non si registrano avanzamenti significativi per nessuno degli altri partiti
Nella prima Supermedia AGI/YouTrend del 2023, rispetto all'ultimo dato registrato a fine dicembre 2022, si segnala un'unica variazione alquanto eclatante: la flessione di Fratelli d'Italia, che perde circa 7 decimali e torna sotto il 30%. Il dato potrebbe essere un'oscillazione fisiologica oppure un'effettiva diminuzione nei consensi, magari in seguito al brusco aumento del costo dei carburanti che ha generato diverse polemiche.
Le variazioni tra parentesi indicano lo scostamento rispetto alla Supermedia di tre settimane fa .
La Supermedia YouTrend/Agi è una media ponderata dei sondaggi nazionali sulle intenzioni di voto. La ponderazione odierna, che include sondaggi realizzati dal 5 al 18 gennaio, è stata effettuata il giorno 19 gennaio sulla base della consistenza campionaria, della data di realizzazione e del metodo di raccolta dei dati.
La supermedia delle listeFDI 29,6 (-0,7)
M5S 17,5 (-0,1)
PD 15,8 (-0,2)
Lega 8,9 (-0,1)
Terzo Polo 8,0 (+0,1)
Forza Italia 7,0 (+0,1)
Verdi/Sinistra 3,1 (-0,3)
+Europa 2,6 (+0,3)
Italexit 2,3 (+0,1)
Unione Popolare 1,4 (-0,3)
Noi Moderati 1,2 (-0,1)
SUPERMEDIA COALIZIONI 2022
Centrodestra 46,7 (-0,8)
Centrosinistra 22,0 (+0,4)
M5S 17,5 (-0,1)
Terzo Polo 8,0 (+0,1)
Italexit 2,3 (+0,1)
Altri 3,5 (+0,4)
Fonte Sky TG24
giovedì 19 gennaio 2023
Conte attacca il ministro Nordio, con i PM si esprima in modo più consono. Noi ci ispiriamo a chi ha combattuto la mafia.
«Caro ministro Nordio lei ha usato espressioni pesanti, ha detto che il Parlamento non può essere supino dei pm. Le prossime volte la invito a esprimersi in modo più consono. Le posizioni della mia forza politica sono espressioni una cultura che si avvale delle esperienze di persone che hanno combattuto la mafia una vita intera, a loro rischio e pericolo».
Fonte il fatto quotidiano
ULTIM'ORA: Tajani, vedremo come attivare il MES, crisi di governo in vista per la Meloni?
Antonio Tajani, ministro degli Esteri del governo Meloni, svela che l'Italia ratificherà la riforma del Fondo Salva Stati dell'Unione europea, noto con l'acronimo Mes. «Poi bisognerà vedere cosa cambiare, cosa funziona e cosa no e vedere se l’Italia lo utilizzerà», ha aggiunto sottolineando che «si può trovare una soluzione. Noi chiediamo flessibilità all’Europa ma dobbiamo dimostrare anche noi all’Ue flessibilità, visto che siamo parte fondante e vogliamo contare sempre di più in Europa».Ma il dossier potrebbe essere profondamente divisivo anche all'interno della stessa maggioranza di governo, visto che è di soli pochi giorni fa un'intervista in cui l'economista della Lega Claudio Borghi ribadiva la sua totale contrarietà alla ratifica del Mes.
mercoledì 18 gennaio 2023
Crollano gli ISEE degli Italiani, Dimezzati dopo la pandemia. Federcontribuenti: subito salario minimo e reddito universale.
Rispetto agli anni della pandemia i valori ISEE delle famiglie italiane sono crollati del 48%“. A dirlo è il presidente di Federcontribuenti Marco Paccagnella, che lancia l’allarme dopo gli ultimi dati sull’indicatore della situazione economica equivalente, ovvero lo strumento che permette di misurare la condizione economica delle famiglie italiane. Tra i più poveri le famiglie con contratti di lavoro a tempo e part-time”. Secondo il presidente di Federcontribuenti è quanto mai necessario “mettere mano ad un salario minimo e prevedere sussidi per famiglie con contratti di lavoro da fame”.
Sul reddito di cittadinanza, invece, dichiara che dovrebbe essere allargato attraverso la previsione di un reddito universale che preveda una soglia reddituale uguale per tutti, indipendentemente dal fatto che si tratti di pensionati o lavoratori . ”Con meno di 1500 euro al mese nessuno può riuscire a mantenere le spese quotidiane, cibo, salute, istruzione, utenze domestiche”, sottolinea il presidente di Federcontribuenti. Secondo l’associazione dei consumatori, “al centro dell’agenda di governo deve esserci quindi l’urgenza di dotare tutti i cittadini italiani di un reddito pari al costo della vita“. “La soglia – ha spiegato l’associazione – per oltre il 50% dei pensionati resta gravemente al di sotto degli 800 euro mensili”
Fonte il fatto quotidiano
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