venerdì 13 gennaio 2023

CARO BENZINA: Ecco come risparmiare sul carburante. LEGGI


Gli automobilisti più esperti li conosceranno già, ma ci sono alcuni modi «smart» per provare a far fronte all'aumento dei prezzi del carburante. C'è un modo per far fronte al caro carburante che in questi ultimi giorni sta mettendo in difficoltà molti automobilisti. Stiamo parlando delle applicazioni per smartphone che aiutano a trovare il distributore di benzina meno costoso. È possibile anche segnalare le modifiche dei prezzi di ogni distributore anche se, va detto, alcuni utenti segnalano che non è possibile impostare il prezzo del Diesel più alto della Benzina, nonostante sia ciò che sta effettivamente accadendo.

Lo sviluppatore sottolinea che i prezzi sono quelli “ufficiali” dichiarati dal governo, anche se l'utente può comunque inserire i costi in una determinata stazione. Ci sono poi applicazioni solo dedicate a Apple. Come “ICarburante” che mostra all'utente prezzi di benzina, metano, diesel e gpl dei distributori in zona. Stessa funzionalità anche per “Risparmia sui prezzi benzina” che sostanzialmente consente di comparare i prezzi.

Per chi se la fosse persa, l'intervista di Conte a controcorrente.


Per chi se la fosse persa, l'intervista di Conte a controcorrente.

ULTIM'ORA SONDAGGI: Giuseppe Conte e il M5S salgono ancora nei sondaggi. Male Meloni e Calenda.

Nell'ultima rilevazione di Lab2101, riportata da Termometro Politico, il movimento 5 stelle di Giuseppe Conte seppur lieve aumenta ancora dello 0,1%. Il partito di Giorgia Meloni - finita in queste ore nel mirino dell'opposizione per la gestione del caso dei prezzi del carburante - Fratelli d’Italia è in crescita nei consensi. Nel centrodestra si registra un balzo netto della Lega di Matteo Salvini che guadagna tre decimali e si attesta al 9,3%, aumentando il divario con Azione/Italia Viva. Nel sondaggio realizzato negli ultimi giorni del 2022 si registra la leggera flessione di Forza Italia al 6,6%, mentre l’alleanza Sinistra Italiana/Verdi stampa guadagna qualcosa e si attesta al 4%.

ULTIM'ORA: Processo Open Arms, Salvini rischia 15 anni di carcere per sequestro di persona.

Riprende oggi il processo a Matteo Salvini, accusato di sequestro di persone e rifiuto di atti di ufficio, per non avere autorizzato nell'agosto 2019 lo sbarco di 147 migranti a bordo della nave Open Arms.

Salvini: «Rischio 15 anni per aver difeso l'Italia»

«Oggi sono per l'ennesima volta a Palermo, nell'Aula Bunker dell'Ucciardone famosa per i maxiprocessi contro i mafiosi, per il processo OpenArms. Rischio fino a 15 anni di carcere per aver difeso l'Italia e i suoi confini, salvando vite e facendo rispettare la legge. Sono attesi come testimoni dell'accusa Giuseppe Conte, Luigi Di Maio e Luciana Lamorgese, non ci annoieremo. » Così, su Facebook, Matteo Salvini.

Lo ha detto l'avvocato Giulia Bongiorno, all'inizio dell'udienza del processo OpenArms che vede imputato il suo assistito Matteo Salvini, secondo quanto riporta una nota della Lega.

Conte: «Su redistribuzione migranti litigai con gli altri leader europei»

«Costrinsi i leader europei ad affrontare il tema dei flussi migratori radicalmente, fermando la discussione nel corso di un vertice europeo e minacciando che non saremmo andati avanti se non avessimo affrontato questo argomento e concordato che la gestione dei flussi non poteva essere affidata ai Paesi di primo approdo. » Così l'ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte, leader dei 5Stelle, ricorda il suo impegno, nel 2018, per una redistribuzione dei profughi tra i Paesi europei. Conte sta deponendo al processo all'ex ministro dell'Interno Matteo Salvini imputato a Palermo di rifiuto di atti d'ufficio e sequestro di persona. «Da subito quando mi insediai nel 2018 - ha spiegato - compresi che uno degli aspetti fondamentali era ottenere un passo avanti dall'Europa nella gestione complessiva del fenomeno, cioè non potevamo gestire il fenomeno da soli e infatti elaborai di mio pugno con il mio staff e con diplomatici un progetto da presentare ai leader europei».

ULTIM'ORA: Governo Meloni, tensioni con Lega e Forza Italia. Si va verso la rottura?

Tensioni nella maggioranza sulla decisione sulle accise. Crepe anche sulle nomine. Il caro benzina e le nomine di primavera. Ogni giorno un esponente della maggioranza si alza e rilascia dichiarazioni in controtendenza rispetto alla linea di Palazzo Chigi.

«Hanno fatto tutto Giorgia e Giorgetti», racconta sottovoce un esponente dell'esecutivo, uno di quelli che si sentono tagliati fuori dalle scelte importanti. Dalle nomine al vertice delle tre agenzie fiscali sino all’emergenza carburanti «decide tutto lei», la cantilena ai vertici di Forza Italia e Lega, a volte intonata con la variazione «decidono tutto loro». La premier e il ministro dell'Economia. Rispondendo al question time del Senato, il ministro ha fatto riferimento alla norma che potrebbe consentire di ridurre le accise «in relazione all’incremento verificato dei prezzi dei carburanti».

«Non ci sono le condizioni spiegano nello staff di Meloni, Giorgetti è stato interpretato male». Il piccolo incidente di comunicazione rivela quanta confusione ci sia in questi giorni nella maggioranza. Meloni in tv ha lodato la «grande coesione» della squadra e ha derubricato a «racconti fantasiosi» le ricostruzioni sui rapporti tra le forze politiche. Basta ascoltare i silenzi di chi, Matteo Salvini in primis, assiste alle difficoltà della premier senza parlare in suo soccorso.

A sentire i fedelissimi di Meloni, «i mal di pancia sono solo nell'area ronzulliana». Chi parla con Berlusconi sa che l’ex premier ritiene il decreto benzina un pasticcio dal sapore populista e il mancato taglio delle accise un «errore di valutazione» dellâ Economia, dove si aspettavano la discesa dei prezzi dei carburanti. Forza Italia favorevole alla ratifica, «per non restare isolati in Europa». Meloni da tempo contraria.

Tanto che ieri il direttore generale del Meccanismo europeo di stabilità , Pierre Gramegna, volato a Roma per un faccia a faccia. La premier italiana ritiene che il Mes sia uno strumento «anomalo» e chiede alla Ue di «verificare possibili correttivi»