venerdì 27 gennaio 2023

Al Governo c'è la destra. Ma per i giornalai il nemico numero uno è sempre Giuseppe Conte. LEGGI

Attacchi continui da Repubblica e Corriere al presidente del M5S Giuseppe Conte. E il direttore di Libero supera ogni limite.
Partiamo da quanto scritto ieri sul Corriere della Sera dal suo editorialista di punta, Massimo Franco: "In apparenza è solo l’ennesima dimostrazione del trasformismo grillino. Giuseppe Conte va a Bruxelles a cercare una sponda per fare entrare il M5S nel gruppo dei Verdi. E liquida l’adesione del passato a partiti euroscettici come il tedesco di estrema destra AfD e l’inglese Ukip di Nigel Farage, regista della Brexit, come ‘errori di gioventù’ del Movimento.
Ma martedì, in Parlamento, il M5S ha votato compatto contro gli aiuti militari all’Ucraina. E ieri sul blog di Beppe Grillo è apparso un attacco frontale al premier ucraino, all’Ue e alla Nato". Insomma, scrive la firma del CorSera, "i Verdi nordeuropei diffidano dei grillini. E quelli italiani ironizzano sugli ‘errori di gioventù’ evocati dall’ex premier del M5S. Ricorda Angelo Bonelli, il portavoce: ‘Conte ha quasi 60 anni. Il problema è che cambia idea troppo spesso".
Strano attacco: martedì i Verdi hanno votato contro gli aiuti militari insieme al M5S". A quanto pare, l’unica preoccupazione dei grandi giornali risulta essere la coerenza o meno di Giuseppe Conte. E c’è un gran da farsi per mostrare tutto quello che non torna. Anche su tematiche non proprio così capitali per il nostro Paese , come l’eventuale alleanza in Europa del Movimento cinque stelle con i Verdi.
D’altronde la preoccupazione del Corriere fa scopa con quella di Repubblica. Sempre ieri nella rubrica tenuta da Francesco Merlo, una lettrice ha posto all’editorialista la stessa questione. La risposta dell’editorialista, manco a dirlo, non si è fatta attendere. Conte "ha sempre finto tutto e il contrario di tutto" per Merlo. Che, ovviamente, non si è lasciato scappare l’occasione per insistere ulteriormente: "Dal giugno 2018, quando fu inventato come invenzione giuridica dall’Italia a cinque stelle, ha sempre fatto ‘sinceramente finta’ senza mai sbagliare maschera".
Ecco perché, secondo Merlo, "adesso finge, in Europa, di essere il capo dei Verdi italiani. Il gioco delle parti è la sua scienza, l’arte di sfuggire da se stesso, di disporre di identità supplementari e di fare per gli altri carte false pur conoscendo le vere". Ma Merlo non si accontenta e dunque si rivolge direttamente alla lettrice: "cara Masera, ogni tanto mi dicono: ce l’hai con Conte. Ma non è vero: Conte ha il fascino letterario dell’uomo in fuga senza fine da stesso".
Per carità: nessuno pensi che Merlo ce l’abbia con Conte. No. Le sue, evidentemente, sono parole di affetto. Di un uomo certamente non in fuga, ma confuso sull’attualità certamente. Perché l’editorialista sembra parlare quasi come se alla maggioranza ci fosse Giuseppe Conte e non Giorgia Meloni. Quasi come se fosse più grave l’alleanza coi Verdi che, tanto per dire, il decreto che toglie dignità ai migranti o il nuovo invio indiscriminato di armi all’Ucraina col rischio di cadere senza ritorno in una guerra mondiale.
Al di là delle battute, la vera questione è che pare davvero che per i quotidiani main-stream il Movimento cinque stelle sia ancora al governo mentre i "poteri forti" sono all’opposizione. Forse nessuno ha fatto caso che sono passati mesi, che nel frattempo anche il Pd ha governato coi pentastellati e che in varie regioni amministrano assieme la cosa pubblica.
E invece forse bisognerebbe far notare, sommessamente, che il rivale politico su cui concentrarsi è Giorgia Meloni, è la destra che governa questo Paese con provvedimenti che rischiano di minare in alcuni casi la tenuta della nostra democrazia. Ma pare che tanto per Repubblica quanto per il Corriere questo non sia né un problema né un pericolo.

ULTIM'ORA: Gli italiani bocciano il Riarmo della Meloni, soldi tolti ai cittadini Italiani e all'ambiente.


L'Italia ha espresso la sua forte preoccupazione relativa alla decisione dell'Ucraina di riarmare le proprie forze armate nell'ambito di una politica di contenimento della Russia. La segretaria italiana per la Difesa, Elisabetta Trenta, ha commentato la decisione dell'Ucraina con le seguenti dichiarazioni: "I soldi spesi per il riarmo sarebbero stati utilizzati in modo più efficace spendendoli per welfare e ambiente."

L'Ucraina è stata al centro di una tensione con la Russia da quando ha ottenuto l'indipendenza dall'Unione Sovietica nel 1991. La Russia ha sostenuto una milizia separatista nell'est dell'Ucraina, che ha portato a quattro anni di guerra e alla conseguente destabilizzazione del Paese. L'Ucraina ha recentemente deciso di riarmare le proprie forze armate, con l'obiettivo di rafforzare la sicurezza nazionale.

Gli esperti italiani sostengono che l'Ucraina stia sbagliando a spendere soldi preziosi per la difesa invece di concentrarsi sulla salvaguardia del welfare e dell'ambiente. L'Italia, insieme all'Unione Europea, ha espresso la sua preoccupazione per la scelta dell'Ucraina e ha affermato che il rischio di una nuova escalation della tensione tra l'Ucraina e la Russia è molto alto.

mercoledì 25 gennaio 2023

Applausi per Giuseppe Conte ieri sera a DiMartedì. La Meloni sta tradendo tutti gli impegni presi con i cittadini. VIDEO

# L'intervista di Giuseppe Conte: 24 gennaio 2023

Martedì 24 gennaio 2023, Giuseppe Conte, ex primo ministro italiano, si è presentato all'intervista di Floris per discutere del proprio impatto sulla politica italiana. L'intervista ha toccato molti argomenti, dalle decisioni prese durante il suo mandato, alla sua vita attuale.




Conte ha espresso le sue opinioni sulla sua gestione della crisi economica italiana durante il suo mandato come primo ministro, sottolineando come abbia collaborato con il Presidente del Consiglio europeo Mario Draghi, con la Commissione europea e con le altre istituzioni dell'UE per assicurare la stabilità dell'Italia economia. Ha anche discusso di come le sue decisioni abbiano influenzato le persone italiane e come abbia cercato di aiutarle durante un periodo così difficile.

Conte, inoltre, ha discusso del suo impegno nella promozione della pace e della stabilità nella regione, tra cui una missione per prevenire una guerra tra Italia e Libia. Ha anche parlato dei suoi sforzi per rafforzare la cooperazione internazionale e le relazioni tra i paesi dell'UE.

Durante l'intervista, l'ex primo ministro ha anche discusso delle sfide che l'Italia affronta attualmente, come le disuguaglianze e la corruzione. Ha anche espresso la sua opinione sulla necessità di una maggiore uguaglianza e di una maggiore trasparenza nei processi politici.

In conclusione, l'intervista di Conte è stata un successo. 


martedì 24 gennaio 2023

Inchiesta Report: Ex senatore D'Alì condannato per mafia, la sua vicinanza a Berlusconi e al ministero degli interni. VIDEO





Con l'inchiesta di Report intitolata "I misteri secondo Matteo", andata in onda lunedì 23 gennaio, il programma di Rai 3 ha esplorato i rapporti tra il ex senatore Antonio D'Alì e il boss mafioso Matteo Messina Denaro. Il gruppo di investigatori che stava lavorando alla cattura di Messina Denaro, ha condannato D'Alì per le sue attività mafiose, tra cui l'appoggio elettorale e la gestione di appalti. D'Alì ha anche detto di essere stato a disposizione del boss mafioso.

Inoltre, l'inchiesta ha svelato un grumo di interessi che è alla base di un vero e proprio boom dell'eolico in Sicilia. Indagando su alcuni illeciti commessi da funzionari del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Report ha scoperto che il fratello del proprietario è stato socio proprio di Errico Risalvato, l’uomo che si è poi scoperto possedere il covo-bunker del boss.
Per guardare la puntata di report CLICCA QUI

lunedì 23 gennaio 2023

ULTIM'ORA: Meloni in picchiata nei sondaggi. Mai così in basso. GUARDATE

Nella prima Supermedia AGI/YouTrend del 2023, Fdi perde circa 7 decimali. Il dato potrebbe essere un'oscillazione fisiologica oppure un'effettiva diminuzione nei consensi, magari in seguito al brusco aumento del costo dei carburanti che ha generato diverse polemiche. Non si registrano avanzamenti significativi per nessuno degli altri partiti
Nella prima Supermedia AGI/YouTrend del 2023, rispetto all'ultimo dato registrato a fine dicembre 2022, si segnala un'unica variazione alquanto eclatante: la flessione di Fratelli d'Italia, che perde circa 7 decimali e torna sotto il 30%. Il dato potrebbe essere un'oscillazione fisiologica oppure un'effettiva diminuzione nei consensi, magari in seguito al brusco aumento del costo dei carburanti che ha generato diverse polemiche.

Le variazioni tra parentesi indicano lo scostamento rispetto alla Supermedia di tre settimane fa .
La Supermedia YouTrend/Agi è una media ponderata dei sondaggi nazionali sulle intenzioni di voto. La ponderazione odierna, che include sondaggi realizzati dal 5 al 18 gennaio, è stata effettuata il giorno 19 gennaio sulla base della consistenza campionaria, della data di realizzazione e del metodo di raccolta dei dati.
La supermedia delle liste
FDI 29,6 (-0,7)

M5S 17,5 (-0,1)

PD 15,8 (-0,2)

Lega 8,9 (-0,1)

Terzo Polo 8,0 (+0,1)

Forza Italia 7,0 (+0,1)

Verdi/Sinistra 3,1 (-0,3)

+Europa 2,6 (+0,3)

Italexit 2,3 (+0,1)

Unione Popolare 1,4 (-0,3)

Noi Moderati 1,2 (-0,1)

SUPERMEDIA COALIZIONI 2022

Centrodestra 46,7 (-0,8)

Centrosinistra 22,0 (+0,4)

M5S 17,5 (-0,1)

Terzo Polo 8,0 (+0,1)

Italexit 2,3 (+0,1)

Altri 3,5 (+0,4)
Fonte Sky TG24

Baiardo: Giletti io apprezzo il suo giornalismo, ma lei sta rischiando a 360 gradi. VIDEO

Nell'ultima puntata di "Non è l'Arena", Salvatore Baiardo ha avvisato Massimo Giletti che lui sta rischiando a 360 gradi e non solo per la mafia. Baiardo, un informatore che predisse l'arresto di Matteo Messina Denaro, ha ribadito che l'agenda rossa di Borsellino è in più mani e chi la deteneva aveva il potere. Ha anche detto che i Graviano hanno 10-15 ergastoli ma non si discute di toglierne uno o due. Inoltre, ha messo in guardia Giletti dicendo che sta rischiando a 360 gradi oltre che a livello mafioso. Questo messaggio inquietante è stato inquadrato da Giletti, che ha scherzosamente invitato Germanà a scendere per l'aggressione.


Questa puntata di "Non è l'Arena" ha mostrato come Baiardo stia cercando di far luce sui misteri legati alla mafia e all'assassinio di Borsellino. Le sue rivelazioni hanno rivelato uno scenario più complicato di quanto si pensasse, e questo ha imposto a Giletti di prendere una posizione più cauta nei confronti della mafia. La notizia è stata un monito per tutti coloro che si occupano di mafia, sottolineando l'importanza di rimanere sempre allerta e di non cadere in errore.




venerdì 20 gennaio 2023

SCIOPERO DEI BENZINAI COMFERMATO. ECCO QUANDO.

Sciopero dei benzinai è stato confermato per il 24 e 25 gennaio, anche dopo il terzo incontro che c'è stato questa mattina tra le parti. Sciopero dei benzinai è stato confermato dopo il terzo incontro tra le parti in causa. Per ora c’è stato un passo indietro da parte dei sindacati e gestori dei benzinai solo sulle ore della protesta. Lo sciopero dei benzinai del 25 e 26 gennaio è stato confermato.

Lo sciopero di 48 ore scatterà alle 19 di martedì 24 e si concluderà alla stessa ora del giovedì 26.

Nulla di fatto nel terzo incontro con il governo

Si è concluso con un nulla di fatto il terzo confronto al Mimit – il Ministero delle Imprese e del Made in Italy – tra governo e sigle associative dei benzinai con la presenza anche dei sindacati. I sindacati Faib, Fegica e Figisc protestano contro il mantenimento dell’obbligo di cartellonistica contenuto del decreto trasparenza. «Il decreto è già incardinato», ha detto Roberto Di Vincenzo della Fegica in una conferenza stampa dopo l’incontro. «Siamo l’unica categoria a dover comunicare i prezzi».
fonte: la notizia

giovedì 19 gennaio 2023

Conte attacca il ministro Nordio, con i PM si esprima in modo più consono. Noi ci ispiriamo a chi ha combattuto la mafia.

«Caro ministro Nordio lei ha usato espressioni pesanti, ha detto che il Parlamento non può essere supino dei pm. Le prossime volte la invito a esprimersi in modo più consono. Le posizioni della mia forza politica sono espressioni una cultura che si avvale delle esperienze di persone che hanno combattuto la mafia una vita intera, a loro rischio e pericolo».

ULTIM'ORA: Messina Denaro, trovato un terzo covo del boss. Indaga la polizia.

Individuato un terzo covo del boss Matteo Messina Denaro, sempre a Campobello di Mazara. Questa volta a trovarlo sono stati gli uomini della polizia che hanno trovato un appartamento in cui avrebbe vissuto il capomafia prima della cattura. Sul posto sono arrivati gli uomini della polizia scientifica per i rilievi. Si tratta di un appartamento vuoto in cui il boss abitava prima di trasferirsi nella casa di vicolo San Vito, sempre a Campobello.

La polizia è riuscita ad arrivare al covo attraverso chi gli ha fatto il trasloco, come apprende l'Adnkronos, per andare nella casa in cui ha vissuto fino a pochi giorni fa. Messina Denaro se n'è andato da quella abitazione ai primi di giugno.

ULTIM'ORA: Tajani, vedremo come attivare il MES, crisi di governo in vista per la Meloni?

Antonio Tajani, ministro degli Esteri del governo Meloni, svela che l'Italia ratificherà la riforma del Fondo Salva Stati dell'Unione europea, noto con l'acronimo Mes. «Poi bisognerà vedere cosa cambiare, cosa funziona e cosa no e vedere se l’Italia lo utilizzerà», ha aggiunto sottolineando che «si può trovare una soluzione. Noi chiediamo flessibilità all’Europa ma dobbiamo dimostrare anche noi all’Ue flessibilità, visto che siamo parte fondante e vogliamo contare sempre di più in Europa».Ma il dossier potrebbe essere profondamente divisivo anche all'interno della stessa maggioranza di governo, visto che è di soli pochi giorni fa un'intervista in cui l'economista della Lega Claudio Borghi ribadiva la sua totale contrarietà alla ratifica del Mes.

Scarpinato attacca il ministro Nordio. Guardate

Roberto Scarpinato attacca il ministro Nordio sulle intercettazioni.
Il governo attuale sta lavorando per un disegno politico di restauro del sistema precostituzionale, con una giustizia classista double face. La loro strategia prevede due fasi: in primo luogo, emanare leggi che forniscono l'impunità delle classi superiori, riducendo o depenalizzando i reati dei colletti bianchi. In secondo luogo, riformare la Costituzione per sottomettere la magistratura al controllo dell'esecutivo, eliminando l'obbligatorietà dell'azione penale.

Il bunker di Messina Denaro dentro un armadio, potrebbe essere stato ripulito. LEGGI

Appartiene all'ex consigliere comunale di Castelvetrano Errico Risalvato, sfiorato in passato da due inchieste per mafia
Diverse scatole, oggetti vari, compresi quadri e altro materiale di cui nelle prossime ore occorrerà vagliare l'utilità per le indagini su Matteo Messina Denaro, il boss mafioso arrestato lunedì a Palermo dopo 30 anni di latitanza. Il nascondiglio è stato individuato dal Ros dei carabinieri e dal Gico della guardia di finanza oggi, in un'abitazione che si trova a meno di un chilometro da vicolo San Vito, l'accesso al bunker è dentro un armadio con lo sfondo scorrevole, dove il capomafia di Castelvetrano ha trascorso gli ultimi mesi della sua latitanza. 
Sul posto è andato anche il procuratore aggiunto Paolo Guido, che coordina le indagini.

mercoledì 18 gennaio 2023

ULTIM'ORA: Trovato un secondo covo di Messina Denaro, forse quello principale. Il blitz è ancora in corso.

CAMPOBELLO DI MAZARA – Sarebbe stato individuato un secondo covo, probabilmente quello principale, del latitante Matteo Messina Denaro. Si trova a Campobello di Mazara, non distante dalla prima casa dove il superlatitante ha trascorso gli ultimi mesi.
Il covo sarebbe occultato all’interno di un immobile. Forse nascosto dietro una parete o addirittura realizzato in una parte sotterranea

Crollano gli ISEE degli Italiani, Dimezzati dopo la pandemia. Federcontribuenti: subito salario minimo e reddito universale.

Rispetto agli anni della pandemia i valori ISEE delle famiglie italiane sono crollati del 48%“. A dirlo è il presidente di Federcontribuenti Marco Paccagnella, che lancia l’allarme dopo gli ultimi dati sull’indicatore della situazione economica equivalente, ovvero lo strumento che permette di misurare la condizione economica delle famiglie italiane. Tra i più poveri le famiglie con contratti di lavoro a tempo e part-time”. Secondo il presidente di Federcontribuenti è quanto mai necessario “mettere mano ad un salario minimo e prevedere sussidi per famiglie con contratti di lavoro da fame”.


Sul reddito di cittadinanza, invece, dichiara che dovrebbe essere allargato attraverso la previsione di un reddito universale che preveda una soglia reddituale uguale per tutti, indipendentemente dal fatto che si tratti di pensionati o lavoratori . ”Con meno di 1500 euro al mese nessuno può riuscire a mantenere le spese quotidiane, cibo, salute, istruzione, utenze domestiche”, sottolinea il presidente di Federcontribuenti. Secondo l’associazione dei consumatori, “al centro dell’agenda di governo deve esserci quindi l’urgenza di dotare tutti i cittadini italiani di un reddito pari al costo della vita“. “La soglia – ha spiegato l’associazione – per oltre il 50% dei pensionati resta gravemente al di sotto degli 800 euro mensili” 

ULTIM'ORA: salta il candidato di Fdi con problemi di ndrangheta. La Meloni smascherata dai 5 stelle. LEGGI


Ma l’elezione è stata un parto lungo e travagliato e l’esclusione di Giuffrè impone di riavvolgere il nastro per raccontare come sono andati i fatti. In mattinata l’intesa sui 10 candidati laici da mandare al Csm tra maggioranza e opposizione sembrava raggiunta. Il M5S si mette di traverso sulla candidatura di Valentino. Come scrive la Repubblica, Valentino è indagato a Reggio Calabria in un fascicolo collegato al maxi-processo "Gotha" sui vertici della ‘ndrangheta reggina dopo essere stato chiamato in causa da un pentito.

Un muro che costringe FdI a rinunciare alla sua candidatura per virare su Giuffrè, ordinario di Istituzioni di diritto pubblico a Catania. " Ritiro per questo motivo la mia candidatura al Csm", dice Valentino. "Valentino si è tirato fuori dalla corsa per il Csm dopo essere stato mascariato con un vergognoso metodo goebbelsiano dai cinquestelle", afferma Alfredo Antoniozzi, vice capogruppo di FdI alla Camera, in sintonia con tutti gli sdegnati del suo partito che hanno pronunciato parole in difesa del collega di partito, ex senatore, nonché presidente della Fondazione di Alleanza Nazionale dal 2017. Al M5S non piace neanche la scelta di Azione-Italia viva, vale a dire il fedelissimo renziano Carbone, famoso per il suo "ciaone".
Fonte La Notizia

martedì 17 gennaio 2023

Messina Denaro, Maurizio Costanzo tuona: Mezza Sicilia lo ha coperto. LEGGI

«L’ho appreso dal telegiornale e sono saltato dalla poltrona, pensavo non sarebbe mai potuto accadere»: così Maurizio Costanzo ha commentato a Fanpage.it l’arresto del boss Matteo Messina Denaro. «È la dimostrazione che il lavoro costante delle forze dell’ordine può portare ad arrestare un ricercato numero uno come lui», ha aggiunto il giornalista e conduttore che nel 1993 è stato bersaglio di un attentato in via Ruggero Fauro a Roma. «Penso che l’abbia coperto mezza Sicilia, adesso il divertimento degli inquirenti sarà di andare a scovare tutti quelli che lo hanno protetto in questi anni», ha spiegato Costanzo, in riferimento al riuscire a nascondersi di Messina Denaro per molti anni. In prima linea nella lotta alla mafia, Costanzo ha aggiunto: «Penso che un giornalista debba fare quello che ho fatto io. Che fa? Fa l’omertoso? No, rischia e si batte per ciò in cui si crede. A un giornalista di oggi direi di farlo come l’ho fatto io, l’importante è che ne capisca l’importanza. Soccombere alla mafia non è possibile. Se facciamo questo mestiere usiamo i sistemi che abbiamo per denunciare. Facendo questo, di puntata in puntata, arrivai a intervistare Giovanni Falcone, ed è lì che iniziò la mia messa sotto accusa. È lì che diventai un loro bersaglio»

ULTIM'ORA: Trovata l'agenda nel covo di Messina Denaro. Impossibile che nessuno sapeva. LEGGI

Palermo todayC'è anche un'agenda, con nome e numeri di telefono, nel covo di vicolo San Vito , pieno centro di Campobello di Mazara, in cui avrebbe trascorso l'ultimo periodo della sua trentennale latitanza il boss Matteo Messina Denaro. Impossibile - dicono sempre gli investigatori - che nessuno sapesse della sua presenza a Campobello. Sotto inchiesta è già finito il medico Alfonso Tumbarello, di Campobello di Mazara, che per anni ha avuto in cura «Andrea Bonafede». Come ha detto ieri sempre il procuratore sono in corso accertamenti anche sul personale in servizio nella clinica palermoitana in cui Messina Denaro è stato operato e arrestato ieri mattina.

Matteo Messina Denaro è stato trasferito nel carcere di massima sicurezza di L'Aquila, dove portà anche ricevere le cure oncologiche di cui ha bisogno.

ULTIM'ORA: Un italiano su 2 boccia il governo Meloni. Caro benzina, bollette e inflazione la prima frenata nei consensi di fdi. GUARDATE

Giorgia Meloni ha provato a citare Garibaldi per rilanciare l’azione del suo governo. “Qui si fa l’Italia e si muore”, ha detto la premier. Per la prima volta da quando meno di 3 mesi fa si è insediata a Palazzo Chigi, Meloni registra infatti un calo della fiducia nei suoi confronti e dei consensi verso il suo partito. L’istituto diretto da Alessandra Ghisleri segnala con il nuovo anno la fiducia nei confronti della premier Meloni sia scesa di 1,4 punti percentuali, dal 39,9 al 38,5%.

Il messaggio di Meloni a Lega e Forza Italia: “Bastoni tra le ruote dall’opposizione e non solo”

Non ancora, secondo Ghisleri, che sottolinea però come l’aumento delle bollette e la corsa dell’inflazione si siano già fatti sentire per l tasche degli italiani nel corso dell’autunno. L’80,5% degli intervistati ha percepito una crescita del costo della luce, il 77,5% del gas e addirittura il 94,4% della benzina. Il caro carburanti di inizio 2023, con lo stop al taglio delle accise, è arrivato in questo contesto e quindi anche in termini di consenso rappresenta il primo vero ostacolo per il governo e il centrodestra. Questo malcontento si riflette nel calo della fiducia nei confronti della premier Meloni e del suo governo, anche se Ghisleri sottolinea come la presidente del Consiglio resti nel centrodestra la leader più apprezzata.

Trovato il covo di Messina Denaro, la perquisizione è durata tutta la notte.

Quella che è appena passata è stata la prima notte in carcere per il boss arrestato ieri mattina dopo 30 anni di latitanza, nella clinica Maddalena di Palermo dove era in cura per un tumore. Il covo di Messina Denaro si trovava a Campobello di Mazara in pieno centro ed è stato setacciato tutta la notte minuziosamente. Il boss ieri mattina stesso è stato portato prima nella caserma dei carabinieri San Lorenzo e poi trasferito all'aeroporto militare Boccadifalco, da dove ha raggiunto con un volo speciale il carcere di massima sicurezza. Intanto per Matteo Messina Denaro è stato già proposto il carcere duro, il 41 bis. «Al momento le condizioni sono compatibili con la detenzione in carcere. »

lunedì 16 gennaio 2023

ULTIM'ORA: parla il fratello del piccolo Di Matteo sciolto nell'acido, Messina Denaro spero soffri a lungo, nessun perdono per lui.

Non gli auguro la morte, ma gli auguro di star male più a lungo possibile» di F. Mi auguro che possa vivere il più a lungo possibile per avere una lunga sofferenza, la stessa che ha imposto a mio fratello, un ragazzino innocente”. Non prova sollievo Nicola Di Matteo di fronte alla notizia dell'arresto del boss di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro, prelavato oggi in una clinica di Palermo dopo 30 anni di latitanza. C'è ancora troppo dolore per la morte, e il modo in cui questa è avvenuta, di suo fratello Giuseppe. Il piccolo Di Matteo fu sequestrato per ordine, tra gli altri, di Messina Denaro il pomeriggio del 23 novembre 1993, all’età di 12 anni.

Il boss non voleva che suo padre, Santino Di Matteo, ex-mafioso, collaborasse con la giustizia. Dopo 25 mesi di prigionia, l'11 gennaio 1996, Giuseppe venne strangolato e poi sciolto nell'acido. “Non gli auguro la morte, ma gli auguro una lunga sofferenza, la stessa che ha fatto passare a mio fratello”, ha continuato Di Matteo, facendo riferimento alle condizioni di salute del capo mafioso di Castelvetrano, arrestato mentre si sottoponeva a un ciclo di cure per un cancro al colon.

ULTIM'ORA: Meloni sempre più giù nei sondaggi, il caro benzina costa caro alla Premier.

Il governo di Giorgia Meloni e i partiti della maggioranza stanno pagando nel consenso la polemica sulle accise e i carburanti e in generali il caro-vita? È sicuro il Fatto quotidiano secondo cui gli italiani in blocco "bocciano il governo Meloni" con numeri in "vistoso peggioramento rispetto a due mesi fa". Il quotidiano di Marco Travaglio cita l'ultimo sondaggio politico di Alessandra Ghisleri con il 52,3 per cento degli intervistati critico con il governo mentre la fiducia in Meloni scende dal 39,9 di dicembre al 38,5 attuale. " Antonio Noto della NotoSondaggi fa notare che "Meloni ha vinto col 26%, a Natale era al 30%.

Fonte: il Tempo

ECCO LA PRIMA FOTO DI MATTEO MESSINA DENARO DOPO L'ARRESTO. APRI IL LINK

ECCO LA PRIMA FOTO DI MATTEO MESSINA DENARO DOPO L'ARRESTO. 

ULTIM'ORA: Arrestato Matteo Messina Denaro dopo dopo 30 anni di latitanza. LEGGI

Arrestato Matteo Messina Denaro, lo dice l'Ansa in un flash. Dopo 30 anni finisce così la lunga latitanza del padrino castelvetranese.
Capomafia nella provincia di Trapani, Messina Denaro negli anni era diventato uno dei boss più potenti di tutta Cosa nostra, arrivando a esercitare il proprio potere anche nella provincia di Palermo.
Articolo in aggiornamento

sabato 14 gennaio 2023

ULTIM'ORA: Giuseppe Conte mai con Renzi e Calenda. Siete d'accordo con lui?

Giuseppe Conte: mai con Renzi e Calenda
“Da esterno invito il Pd a svolgere i lavori congressuali e cercare di approfondire il tema della traiettoria politica, in particolare sul tema del confronto con altre forze politiche. Non vorrei che terminassero il percorso congressuale avendo tra le mozioni finali il campo largo e ipotizzando che il Movimento 5 stelle possa lavorare con loro convivendo con Renzi e Calenda perché il nostro programma riformista non ha nulla a che vedere con quello di Italia viva e Azione“.

Si uccide, perchè temeva di perdere il reddito di cittadinanza, con il quale sosteneva la famiglia

Dramma in provincia di Teramo.
Un uomo di 68 anni ieri, verso le 12,30, si è tolto la vita ingerendo una massiccia dose di farmaci e poi mettendo la testa in un sacchetto di nylon: aveva già provato a uccidersi due giorni fa con le medicine, ma era stato salvato da un famigliare.
A trovare il suo corpo nel garage di casa è stato un agente della polizia municipale che era lì per fargli firmare un documento. Il vigile urbano ha subito allertato i soccorsi.
In serata è stata eseguita l’ispezione cadaverica: la morte sarebbe avvenuta per avvelenamento.
Alcuni conoscenti dichiarano che era preoccupato e straziato dal fatto che gli avessero tolto il reddito di cittadinanza, l'unico sostegno per fare mangiare la sua famiglia.
Il sessantottenne, è stato per diversi anni un imprenditore edile, ma con la crisi dell’edilizia di una decina di anni fa gli affari gli erano andati male, quindi si era trasferito a Controguerra dove gli era stato assegnato un appartamento delle palazzine Ata.

venerdì 13 gennaio 2023

Solo Conte può rappresentare questa sfida. Nuova lista nella coalizione progressista, così battiamo le destre.

Alfonso Pecoraro Scanio con la sua rete Ecodigital è stato tra i promotori di questa lista voluta molto anche da Giuseppe Conte. «Il polo ecologista e progressista - spiega Pecoraro Scanio - è il progetto evocato da Conte alla sua uscita da palazzo Chigi. Zingaretti elogiò il discorso di Conte salvo poi cambiare idea. Conte è una personalità aggregante e può guidare un Ulivo o un'Unione EcoDigital 2050 che ci porti non solo a vincere ma a dare una svolta davvero progressista ed ecologista a questo Paese prigioniero di lobby e incrostazioni burocratiche ma ricco di energie positive e di solidarietà e innovazione dal basso.

Conte sta rappresentando questa sfida»
Fonte: il Sole24ore

ULTIM'ORA: Vergogna "impresentabili" per le regionali in Lombardia, si potrà candidare chiunque. La commissione antimafia ancora non è stata fatta dal governo Meloni. LEGGI


Alle elezioni regionali in Lombardia e Lazio non ci sarà il controllo sugli impresentabili, cioè i candidati con condanne o processi in corso per reati gravi. Semplice, il Parlamento non ha ancora trovato il tempo di varare la Commissione Antimafia, cioè quella che è compente a fare lo screen delle liste. Un po’ meno per gli elettori, che senza il lavoro dell’Antimafia non hanno spesso gli strumenti per conoscere i precedenti dei candidati. I 5 stelle chiedono di anticipare – L’incrocio tra l’avvio della legislatura e la nuova tornata elettorale con i tempi per la costituzione della Commissione, dunque, rendono praticamente impraticabile il vaglio dei candidati.

CARO BENZINA: Ecco come risparmiare sul carburante. LEGGI


Gli automobilisti più esperti li conosceranno già, ma ci sono alcuni modi «smart» per provare a far fronte all'aumento dei prezzi del carburante. C'è un modo per far fronte al caro carburante che in questi ultimi giorni sta mettendo in difficoltà molti automobilisti. Stiamo parlando delle applicazioni per smartphone che aiutano a trovare il distributore di benzina meno costoso. È possibile anche segnalare le modifiche dei prezzi di ogni distributore anche se, va detto, alcuni utenti segnalano che non è possibile impostare il prezzo del Diesel più alto della Benzina, nonostante sia ciò che sta effettivamente accadendo.

Lo sviluppatore sottolinea che i prezzi sono quelli “ufficiali” dichiarati dal governo, anche se l'utente può comunque inserire i costi in una determinata stazione. Ci sono poi applicazioni solo dedicate a Apple. Come “ICarburante” che mostra all'utente prezzi di benzina, metano, diesel e gpl dei distributori in zona. Stessa funzionalità anche per “Risparmia sui prezzi benzina” che sostanzialmente consente di comparare i prezzi.

Per chi se la fosse persa, l'intervista di Conte a controcorrente.


Per chi se la fosse persa, l'intervista di Conte a controcorrente.

ULTIM'ORA SONDAGGI: Giuseppe Conte e il M5S salgono ancora nei sondaggi. Male Meloni e Calenda.

Nell'ultima rilevazione di Lab2101, riportata da Termometro Politico, il movimento 5 stelle di Giuseppe Conte seppur lieve aumenta ancora dello 0,1%. Il partito di Giorgia Meloni - finita in queste ore nel mirino dell'opposizione per la gestione del caso dei prezzi del carburante - Fratelli d’Italia è in crescita nei consensi. Nel centrodestra si registra un balzo netto della Lega di Matteo Salvini che guadagna tre decimali e si attesta al 9,3%, aumentando il divario con Azione/Italia Viva. Nel sondaggio realizzato negli ultimi giorni del 2022 si registra la leggera flessione di Forza Italia al 6,6%, mentre l’alleanza Sinistra Italiana/Verdi stampa guadagna qualcosa e si attesta al 4%.

ULTIM'ORA: Processo Open Arms, Salvini rischia 15 anni di carcere per sequestro di persona.

Riprende oggi il processo a Matteo Salvini, accusato di sequestro di persone e rifiuto di atti di ufficio, per non avere autorizzato nell'agosto 2019 lo sbarco di 147 migranti a bordo della nave Open Arms.

Salvini: «Rischio 15 anni per aver difeso l'Italia»

«Oggi sono per l'ennesima volta a Palermo, nell'Aula Bunker dell'Ucciardone famosa per i maxiprocessi contro i mafiosi, per il processo OpenArms. Rischio fino a 15 anni di carcere per aver difeso l'Italia e i suoi confini, salvando vite e facendo rispettare la legge. Sono attesi come testimoni dell'accusa Giuseppe Conte, Luigi Di Maio e Luciana Lamorgese, non ci annoieremo. » Così, su Facebook, Matteo Salvini.

Lo ha detto l'avvocato Giulia Bongiorno, all'inizio dell'udienza del processo OpenArms che vede imputato il suo assistito Matteo Salvini, secondo quanto riporta una nota della Lega.

Conte: «Su redistribuzione migranti litigai con gli altri leader europei»

«Costrinsi i leader europei ad affrontare il tema dei flussi migratori radicalmente, fermando la discussione nel corso di un vertice europeo e minacciando che non saremmo andati avanti se non avessimo affrontato questo argomento e concordato che la gestione dei flussi non poteva essere affidata ai Paesi di primo approdo. » Così l'ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte, leader dei 5Stelle, ricorda il suo impegno, nel 2018, per una redistribuzione dei profughi tra i Paesi europei. Conte sta deponendo al processo all'ex ministro dell'Interno Matteo Salvini imputato a Palermo di rifiuto di atti d'ufficio e sequestro di persona. «Da subito quando mi insediai nel 2018 - ha spiegato - compresi che uno degli aspetti fondamentali era ottenere un passo avanti dall'Europa nella gestione complessiva del fenomeno, cioè non potevamo gestire il fenomeno da soli e infatti elaborai di mio pugno con il mio staff e con diplomatici un progetto da presentare ai leader europei».

ULTIM'ORA: Governo Meloni, tensioni con Lega e Forza Italia. Si va verso la rottura?

Tensioni nella maggioranza sulla decisione sulle accise. Crepe anche sulle nomine. Il caro benzina e le nomine di primavera. Ogni giorno un esponente della maggioranza si alza e rilascia dichiarazioni in controtendenza rispetto alla linea di Palazzo Chigi.

«Hanno fatto tutto Giorgia e Giorgetti», racconta sottovoce un esponente dell'esecutivo, uno di quelli che si sentono tagliati fuori dalle scelte importanti. Dalle nomine al vertice delle tre agenzie fiscali sino all’emergenza carburanti «decide tutto lei», la cantilena ai vertici di Forza Italia e Lega, a volte intonata con la variazione «decidono tutto loro». La premier e il ministro dell'Economia. Rispondendo al question time del Senato, il ministro ha fatto riferimento alla norma che potrebbe consentire di ridurre le accise «in relazione all’incremento verificato dei prezzi dei carburanti».

«Non ci sono le condizioni spiegano nello staff di Meloni, Giorgetti è stato interpretato male». Il piccolo incidente di comunicazione rivela quanta confusione ci sia in questi giorni nella maggioranza. Meloni in tv ha lodato la «grande coesione» della squadra e ha derubricato a «racconti fantasiosi» le ricostruzioni sui rapporti tra le forze politiche. Basta ascoltare i silenzi di chi, Matteo Salvini in primis, assiste alle difficoltà della premier senza parlare in suo soccorso.

A sentire i fedelissimi di Meloni, «i mal di pancia sono solo nell'area ronzulliana». Chi parla con Berlusconi sa che l’ex premier ritiene il decreto benzina un pasticcio dal sapore populista e il mancato taglio delle accise un «errore di valutazione» dellâ Economia, dove si aspettavano la discesa dei prezzi dei carburanti. Forza Italia favorevole alla ratifica, «per non restare isolati in Europa». Meloni da tempo contraria.

Tanto che ieri il direttore generale del Meccanismo europeo di stabilità , Pierre Gramegna, volato a Roma per un faccia a faccia. La premier italiana ritiene che il Mes sia uno strumento «anomalo» e chiede alla Ue di «verificare possibili correttivi»

ULTIM'ORA: Figuraccia della Meloni fa marcia indietro sulla benzina. Guardate cosa sta succedendo...

Il testo, di fatto, nemmeno i ministri lo hanno ancora visto di F. Prima mezza marcia indietro del governo sulle accise, appena 48 ore dopo il decreto trasparenza sui carburanti. Dopo le polemiche per lo stop agli sconti e di fronte ai rincari sul prezzo del carburante, l'esecutivo riunito in Consiglio dei ministri ha stabilito che un taglio delle accise ci sarà, se dovesse aumentare il prezzo del greggio con conseguenti maggiori entrate Iva. Ieri sera la premier Giorgia Meloni si è già spesa sui social in un video di 15 minuti. Il partito della premier è l’unico che si schiera compatto a rivendicare l’operazione “trasparenza”, anti-speculazione.

Il governo per correre ai ripari e non dare l’impressione di immobilismo di fronte a un tema sentito da tutti come quello del caro-carburanti, riesuma e riscrive una norma del 2007 che consentirà di usare eventuali maggiori entrate dell’Iva legate ad aumenti del greggio per abbassare il prezzo dei carburanti alla pompa. Il testo, di fatto, nemmeno i ministri lo hanno ancora visto. Ci sono problemi anche sul tetto ai prezzi in autostrada, che dovrebbe comunque applicarsi solo alle nuove concessioni anche per evitare problemi di costituzionalità.